Al «Venturi» scoperto un gesso... d'autore
Interessante scoperta all'Istituto 'Adolfo Venturi": nelle soffitte dell'edificio di via Belle Arti è stato trovato un busto in gesso raffigurante Luigi Poletti realizzato da Pietro Tenerani. L'iscrizione sull'opera 'Pietro Tenerani faceva all'amico Poletti" non lascia dubbi sulla partenità del gesso e sul suo valore, se si considera anche l'importanza che lo scultore toscano (Carrara 1789 - Roma 1869), allievo di Bartolini a Carrara e di Canova e Thorvaldsen a Roma, ha avuto nell'Ottocento, come autore di opere di rilievo, come la tomba di Pio VIII, a Roma in San Pietro.
E anche di statue e gruppi marmorei conservati nella Galleria d'Arte Moderna di Roma, e un grande bassorilievo con l'immagine dell'Ascensione della Croce, che si trova nella Cappella Torlonia, a Saint-Jean-de-Latran (Francia). Un artista, della massima considerazione, al quale viene riconosciuta una grande perizia tecnica. Non è certo casuale che Tenerani abbia voluto realizzare il 'ritratto" di Luigi Poletti, in quanto l'architetto modenese gli era amico e godeva di una larga fama. A lui si devono straordinari progetti per la realizzazione di teatro di Rimini e Fano, la riedificazione della Basilica di S. Paolo fuori le mura a Roma, distrutta da un incendio nel 1923. Il lascito alla città natale ha permesso la costituzione della Biblioteca, in storia dell'arte e dell'architettura, che porta il suo nome. Ma egli viene ricordato soprattutto per il 'Pensionato Poletti" che permetteva ai giovani artisti di poter fare esperienze a Roma, inviando, come saggi, a Modena opere che fanno mostra al Palazzo dei Musei. Una generosità estrema e, volendo far luce sul lascito testamentario dall'architetto, sono giunti in città due ricercatori, Giovanni Remondini e Attilio Giovagnoli di Rimini che, accompagnati dalla dottoressa Ferriani della Soprintendenza di Modena e dal preside del 'Venturi" Sponzilli, hanno proceduto ad una ricognizione fra i gessi, conservati nella sede staccata dell'istituto, imbattendosi nell'opera che Tenerani aveva preparato forse per una futura scultura in marmo. Una scoperta che rende ancor più preziosa la ricca galleria di ritratti. «La gipsoteca, riordinata da qualche anno, conta - dice il preside - alcune decine di statue, alcune delle quali sono in fase di restauro. Da gennaio prossimo dovrebbero partire i lavori della Soprintendenza per preparare un'ala dell'istituto a museo, in grado di accogliere diverse opere che si trovano già nella sede di via Belle Arti. Una valorizzazione anche per l'istituto sottoposto, da qualche tempo, a ristrutturazioni ambientali, per svolgere l'attività didattica». Il dirigente scolastico si augura che si possano restaurare anche tutte quelle parti dell'edificio che hanno importanza artistica, per fornire una bella immagine dell'istituto che si è impegnato, con l'interessamento della Soprintendenza, nel recupero e nella salvaguardia anche di buona parte della quadreria e delle raccolta di grafica. (m.fu.)
30 ottobre 2004 sez.