Bergamo 12 aprile 1985
Ho conosciuto - da spettatore - il Teatro Vittorio Emanuele - Amintore Galli - di Rimini, prima dei danneggiamenti subìti causa la guerra. Bellissima sala dell'illustre architetto teatrale Poletti, al quale si devono altre sedi operistiche. Ritengo assolutamente impropria e inopportuna l'idea del Comune Riminese di bandire un concorso per un teatro di caratteri e strutture "moderne". Si impone il ripristino del progetto originale, per motivi di pregio architettonico e decorativo e per tradizione storica. Ciò non esclude che con i dovuti accorgimenti, la capienza della sala e l'agibilità sia configurata sulle esigenze pubbliche e sociali di oggi. Esempio preclaro il ripristino del Teatro Filarmonico di Verona, pure danneggiato per cause belliche e ripristinato sul progetto originale settecentesco (Bibbiena), con ammodernamento inerente alle pubbliche esigenze odierne. Altro prossimo esempio il Neoclassico Teatro Sociale di Bergamo Alta, anch'esso attualmente inagibile, che verrà per decisione della Commissione costituita dal Comune, restaurato secondo le origini. E' quindi molto utile, per la Città di Rimini, una mobilitazione opinionale che valga a indurre il Comune a seguire la strada del ripristino e ad abbandonare il progetto concorsuale.
Auguro felice riuscita all'iniziativa dei giovani riminesi impegnati nella vertenza.
Gianandrea Gavazzeni
(Maestro Gianandrea Gavazzeni)