Rimini città d'arte, "Raccolta di firme per il teatro com'era" [13.9.1997]

Ricostruzione, nasce l’Associazione Rimini citta d’arte

“TEATRO COM’ERA” RACCOLTA DI FIRME

Coinvolti Muti, Zeri, Abbado e Sgarbi

 

RIMINI. Daranno vita ad una associazione, raccoglieranno firme, urleranno finché potranno che il Teatro Galli deve essere ricostruito dov’era e com’era. Attilio Giovagnoli e Giovanni Rimondini autori dell’intervento pubblicato qui a lato) il 17 settembre costituiranno l’Associazione “Rimini città d’arte” per la ricostruzione com’era e dov’era del Teatro Galli e la salvaguardia di Castel Sismondo (presidente onorario Renata Tebaldi). “L’Associazione si rivolge a tutti i cittadini che hanno a cuore due fra i massimi monumenti di Rimini: il teatro ed il castello” spiegano i promotori.

Obiettivo? “Indurre sindaco e amministrazione comunale a procedere finalmente al ripristino filologico della sala, secondo i progetti originali del suo artefice. Il cui valore evidenziato da recenti studi e mostre è indiscutibile, tanto che la sua opera può essere considerata fra le più geniali per qualità estetiche e originalità, nella storia dell’architettura teatrale italiana dell’Ottocento”.

Disegni e fotografie sono “testimoni”. “Dicono che l’edificio del Poletti era un tutto organico, armonico, dagli atrii agli scaloni, agli ordini dei palchi, al palcoscenico. Sarebbe un delitto stravolgerli. Tale ricostruzione rappresenta una sorta di risarcimento morale per le gravi manomissioni e devastazioni che i monumenti riminesi hanno subìto nell’ultimo cinquantenario, basti citare la demolizione del Kursaal, quella del Vescovado e di Palazzo Facchinetti, l’imperdonabile abbandono di Palazzo Lettimi, lo scempio della zona del Ponte di Tiberio, il guasto operato nel Palazzo dell’ex Aquila d’Oro”. L’associazione ha già coinvolto personalità del mondo della cultura, della musica e dell’arte: da Claudio Abbado a Federico Zeri e Riccardo Muti, fino a Vittorio Sgarbi.

 

[Corriere di Rimini, 13 settembre 1997]